martedì 26 giugno 2012

Promesse, braccialetti e marinai!

Inizio di settimana con tante responsabilità per i nostri bambini del Grest!
Invitiamo Gesù a giocare con noi con il segno della Croce e scopriamo che il Vangelo ci parla di qualcosa di importante: Gesù in croce con i ladroni promette a quello di loro che ha dimostrato speranza e sincerità, il Paradiso.
Una Promessa importante e forte fatta da Gesù...Ma noi abbiamo mai fatto una promessa?!Oppure qualcuno ci ha mai fatto una promessa?Come ci sentiamo quando le parole dette non vengono mantenute?
I bambini hanno parlato di "restarci male" quando una promessa non viene mantenuta!Ecco, allora nelle nostra giornate ci impegneremo a non rendere vane le nostre parole, perché una promessa è una promessa!

Pim e Pam, sono arrivati incuriositi da ciò che stavano udendo... Un bambino che piangeva! Dopo averlo consolato hanno scoperto che il piccolo era sconfortato perché un amico aveva infranto la promessa di passare il pomeriggio a giocare assieme. Solo le sagge parole del Maestro Ttobru hanno dato significato ad una parola importantissima: Promettere, ovvero fare sempre del proprio meglio per mantenere gli impegni presi e non deludere gli altri. Ma anche conoscere bene chi ci fa delle promesse poiché non tutti sono meritevoli di fiducia.

Ecco la nuova parola del giorno ci ha dato la spinta per realizzare un oggetto prezioso: il braccialetto della promessa. Con impegno abbiamo imparato che tagliando una striscia triangolare di carta, con un poco di colla è possibile arrotolarla stretta stretta attorno ad uno stuzzicadenti per ottenere una perlina colorata da unire ad altre per formare un braccialetto al centro del quale abbiamo messo una perlina speciale. questa rappresenta una promessa e ogni volta che la guardiamo ci verrà in mente l'impegno che dobbiamo rispettare.

A proposito di promesse: Sara ed Edoardo ci hanno ricordato che i marinai sono i migliori al mondo a fare promesse senza mantenerle. Così ci siamo messi alla prova affrontando alcune tipiche sfide da lupi di mare, come il tavolo della taverna, gioco di abilità in cui dovevamo lanciarci boccali colmi senza rovesciarli. Oppure giocando a "cocco dieci" lanciandoci il roverino cercando di fare dieci passaggio senza farsi ostacolare dalla squadra avversaria. Infine lavando la tolda della nave in una battaglia di spugne.
Stanchi ci siamo lanciati in un grido piratesco seguendo le indicazioni di Sara, guadagnandoci così la merenda.
Ben rifocillati, abbiamo concluso la giornata salutando Gesù con un segno di Croce e rompendo il cerchio.

A domani per una nuova parola!

Giacomo&Marta
Sara e Edoardo
Stefano, Andrea, Chiara e Marco